Saturnalia 1.1.7 (Testo latino e traduzione)

Alimenta quae accipimus, quamdiu in sua qualitate perseverant et solida innatant, male stomacho oneri sunt: at cum ex eo quod erant mutata sunt, tum demum in vires et sanguinem transeunt. Idem in his quibus aluntur ingenia praestemus, ut quaecumque hausimus non patiamur integra esse, ne aliena sint, sed in quandam digeriem concoquantur: alioquin in memoriam ire possunt, non in ingenium.

Gli alimenti che assumiamo, quanto più a lungo perseverano nella loro qualità e si mantengono intatti, sono di cattivo peso per lo stomaco: ma quando vengono mutati rispetto a com’erano, soltanto allora si trasformano in vigore e sangue.

Dovremmo garantire la stessa cosa per quelle cose da cui vengono alimentati gl’ingegni, in modo tale da non tollerare che rimanga integra qualsiasi cosa che assorbiamo, perché non siano estranee, ma siano cotte insieme in una certa miscela:

del resto possono far affidamento alla memoria, non all’ingegno. (Traduzione per Skuolasprint by Maria D.)

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