Il ricordo di Marziale - Plinio il Giovane
Il ricordo del Poeta Marziale
Plinio il Giovane versioni latine per il triennio
Audio Valerium Martialem decessisse et moleste fero. Erat homo ingeniosus acutus acer, et qui plurimum in scribendo et salis haberet et fellis nec candoris minus. ... Vale.
Vengo a sapere che è morto Valerio Marziale e ne sono rattristato. Era scrittore pieno d'ingegno, acuto, pungente, nei cui scritti si riunivano molto sale, molto pepe, ma non minor schiettezza.
Quando partì da Roma l'avevo aiutato fornendogli il denaro per il viaggio; lo dovevo all'amicizia e lo dovevo anche per quei versetti che mi consacrò. In altri tempi vi era l'abitudine, quando qualcuno aveva tessuto le lodi di una persona o di una citt?, di ricompensarlo con degli onori o del denaro; ma ai nostri giorni fra le altre belle e nobili usanze anche questa, e fra le prime, è caduta in disuso.
Giacchè avendo cessato di compiere cose degne di lode riteniamo anche inutile esser lodati. Egli mi ha dato quello che ha potuto e mi avrebbe dato di più se avesse potuto farlo.
Del resto che cosa si può attribuire ad un uomo di più grande della gloria, della fama, e della immortalità? "Ma non rimarrano eterni i versi che ha scritto?". Forse no, egli tuttavia li ha scritti come se dovessero essere tramandati ai posteri. Addio
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