Indicazioni per gli studi letterari
Inizio: Quaeris quemadmodum in secessu, quo iam diu frueris, Fine: Aiunt enim multum legendum esse, non multa.
Mi domandi in quale modo io ritenga che sia per te più conveniente studiare in quel luogo appartato, del quale stai godendo ormai da tempo.
È utilissimo e molti lo raccomandano, o tradurre dal greco al latino o dal latino al greco. Con questo genere di esercizio si acquisisce la proprietà e l'eleganza dell'eloquio, l'abbondanza delle espressioni, l'efficacia nell'esporre, ed oltre a ciò, con l'imitazione dei migliori, il mezzo di riuscire ad emularli; al contempo ciò che può passare inosservato a chi legge, è impensabile che sfugga a chi traduce. Da questo si acquisisce la capacità di comprensione e di giudizio.
So che ora è per te primario l'impegno delle arringhe pubbliche; ma non per questo ti consiglierei di adottare sempre tale esercizio di comporre polemico e, per così dire, battagliero. Infatti come il terreno si coltiva con varie e differenti seminagioni, così il nostro ingegno si coltiva ora con uno, ed ora con l'altro genere di studi. Voglio che intanto tu prenda a trattare qualche argomento di storia; voglio che tu scriva con più accuratezza qualche lettera. Così in questo modo i grandi oratori, e i grandi uomini si esercitavano, o si ricreavano, anzi si ricreavano e si esercitavano ad un tempo.
Disponi forse di più consigli rispetto a quanti me ne avevi richiesti; uno tuttavia l'ho dimenticato. Infatti non ti ho detto ciò, che a mio giudizio, dovresti leggere: sebbene io te l'abbia detto, quando ti ho consigliato su ciò che dovresti scrivere. Ricordati di scegliere accuratamente gli autori, ciascuno nel suo genere. Infatti dicono che si debba leggere molto, non molti.
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