Plinio il Giovane - Lettere ai familiari Libro VI capitolo 5

Plinio il Giovane - Lettere ai familiari
Libro VI capitolo 5

C. PLINIUS URSO SUO S. Scripseram tenuisse Varenum, ut sibi evocare testes liceret; quod pluribus aequum, quibusdam iniquum et quidem...

Caro Urso, Io ti avevo scritto che Vareno ottenne di poter citare deii testimoni; ciò che ai più parve giusto, ingiusto ad alcuni altri, e con particolare ostinazione, soprattutto a Licinio Nepote, il quale nella successiva adunanza del senato, mentre si trattava di altre cose, parlò dell'ultimo senatoconsulto e ricominciò una causa già conclusa. (2) Soggiunse inoltre che si chiedesse ai consoli di proporre per la legge di concussione, ad esempio di quella del broglio, se si dovesse in futuro aggiungere alla suddetta legge che, così come in virtù di essa si permetteva agli accusatori d'inquisire, e citare i testimoni, altrettanto si permetteva anche ai rei. (3) Vi furono quelli cui non piacque questo suo parlare, perché tardivo, inopportuno e fuor di stagione; infatti, lasciato trascorrere il tempo per opporsi, egli biasimava una cosa giudicata, che avrebbe potuto impedire.

(4) Anzi Giubenzio Gelso pretore a lungo e fieramente lo riprese, come fosse il correttore del senato. Rispose Nepote, e di nuovo Gelso: né l' uno, né l'altro senza ingiurie. (5) Io non voglio riportarti ciò che mi fece male udire da essi; per cui tanto più ho biasimato alcuni del nostro ordine, i quali per la voglia di ascoltare, correvano ora da Gelso, ora da Nepote, secondo che parlava o questo o quello; ed un pò per incitarli in un certo qual modo e attizzarli, ed un pò per rappacificarli e metterli d' accordo, spessissimo uno di loro, talvolta entrambi pregavano il favore di Cesare, come se fossero ai pubblici giochi.

(6) E più ancor mi rincrebbe che dicessero ad uno ciò che l' altro aveva preparato. Infatti Gelso rispondendo a Nepote, tirò fuori un foglio; Nepote a Gelso, le tavolette. (7) Gli amici furono così ciarlieri, che due venuti per litigare seppero l' un l' altro ciò che dovevano dire, come se avessero patteggiato fra di loro. Addio.

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