Una statuetta che raffigura realisticamente una vecchia
Primus Liber pagina 120 Numero 16
Ex hereditate, quae mihi obvenit, emi proxime Corinthium signum, modicum qidem, sed festivum et expressum, quantum ego sapio; hoc tamen signum ego quoque intellego....
Con l'eredità che mi capitò comprai subito una statua corinzia, certamente a basso prezzo ma piacevole ed espressiva, da quanto ne posso capire; tuttavia questa statua la capisco anche io. E' anche nuda, e non cela difetti, se ce ne sono lacuni, o non manifesta i pregi.
Mostra una vecchia che sta seduta: appaiono ossa, muscoli, nervi, vene e anche rughe, come di una persona che respira, radi esciolti capelli, una fronte larga, viso contratto, un esie collo;
braccia che cadono (sui fianchi), papille chiuse, e la pancia che sembra rientrare (a causa della sua magrezza); anche vista di schiena appaiono io segni dell'età. Lo stesso bronzo, per quanto indica il colore vero è vecchio e antico; tali ne possono attirare gli occhi degli artisti (esperti) e dilettare quelli degli inesperti.
La comprai, invece, non per tenerla a casa, ma per porla nella nostra patria in un luogo frequentato, e specialmente nel tempio di Giove. E sembra infatti degna di un tempio, degna di un dio (letterale= degna come dono a un dio).
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