L'efficacia della politeia romana
ὅταν μὲν γάρ τις ἔξωθεν κοινὸς φόβος ἐπιστὰς ἀναγκάσῃ σφᾶς συμφρονεῖν καὶ συνεργεῖν ἀλλήλοις, τηλικαύτην καὶ τοιαύτην συμβαίνει γίνεσθαι...
Quando infatti un timore comune nato dall'esterno li costringa ad essere uniti e a collaborare fra di loro, succede che la forza del sistema politico sia tale e tanta che non viene omesso nulla di ciò che è necessario, poiché sempre tutti insieme si adoperano con le energie (comuni)
Perciò accade che la peculiarità del sistema politico (romano) sia (di essere) insuperabile e (di) attuare tutto ciò che si è deciso.
Quando infatti una delle parti (che la costituiscono) entra in competizione (con le altre) diventando (troppo) potente e domina più del dovuto, (è) chiaro che, non essendo nessuno (dei tre poteri)
Tutte (le parti) infatti rimangono nello stato presente, da un lato perché viene loro impedito di attuare il (loro) desiderio, dall'altro perché temono fin dal principio il controllo del vicino.
Ulteriore proposta di traduzione
Perciò questo sistema politico, grazie alla sua particolarità, risulta irresistibile e capace di raggiungere qualsiasi obiettivo. Quando poi i cittadini, liberatisi dal timore di pericoli esterni, si trovano a vivere nella prosperità a e nell'abbondanza conseguente ai loro successi, godendo del benessere, e in preda all'adulazione e all'indolenza si volgono all'arroganza e alla superbia (cosa che avviene spesso), allora, soprattutto, è possibile vedere che il sistema romano trova al suo interno il mezzo per superare la crisi.Copyright skuolasprint.it 2019-2025 © Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale.
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