L'avidità dei forti è fonte di sventura
Οὐ γὰρ οὕτως ὁ θεώμενος οὐδέποτε μακαρίζει τοὺς τἀλλότρια κεκτημένους, ὡς ἐν τῷ φθονεῖν ἅμα καί τις ἔλεος αὐτὸν ὑποτρέχει τῶν ἐξ ἀρχῆς ἀποβαλόντων....
Infatti così colui che osserva non ritiene mai così fortunati quanti si sono impadroniti dei beni altrui come quando ne è invidioso e, al tempo stesso, prova una certa compassione per coloro che ne erano gli originari possessori e poi li hanno persi....(CONTINUA)
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