TEOFRASTO I CARATTERI - Proemio
ΠΡΟΘΕΩΡΙΑ - PROEMIO
[1] Ἤδη μὲν καὶ πρότερον πολλάκις ἐπιστήσας τὴν διάνοιαν ἐθαύμασα, ἴσως δὲ οὐδὲ παύσομαι θαυμάζων, τί γὰρ δήποτε, τῆς Ἑλλάδος ὑπὸ τὸν αὐτὸν...
Traduzione
1 Molte volte già prima d'ora, ponendovi mente, mi sono meravigliato, e forse non finirò mai di meravigliarmi, come mai avvenga che non tutti abbiamo la stessa costituzione di caratteri, sebbene l'Ellade sia situata sotto un medesimo clima e gli Elleni siano tutti educati in modo analogo.
2 Per questo motivo, o Policle, dato che da lungo tempo mi sono volto ad osservare la natura umana e sono ormai giunto all'età di novantanove anni, poiché, inoltre, ho avuto pratica con molte e svariate indoli, e con grande attenzione ho posto a confronto gli uomini virtuosi ed i viziosi, ho ritenuto di dovere rappresentare in un'opera scritta i comportamenti che gli uni e gli altri hanno nella vita.
3 E così ti esporrò, categoria per categoria, quanti generi di caratteri si ritrovino negli uomini ed in qual modo essi regolino la loro condotta di vita. Ed invero, o Policle, io penso che i nostri figliuoli diverranno migliori, se ad essi saranno lasciate rassegne di tal genere: utilizzandole come termini di riferimento, essi sceglieranno di avere consuetudine di vita e pratica con gli uomini più rispettabili, perché non siano da meno di loro. 4Ora, dunque, metterò mano alla trattazione: a te spetta venirmi dietro e giudicare se dico bene. Darò inizio al mio discorso da quelli che praticano la simulazione, omettendo di fare preamboli e di spendere molte parole intorno all'argomento.
5 E comincerò, in primo luogo, dalla simulazione e ne darò la definizione; poi, senz'altro, ritrarrò il simulatore, descrivendo quale egli sia e a quale indirizzo di vita sia portato; tenterò, quindi, di mettere in luce, come mi sono proposto, categoria per categoria, gli altri modi di essere.
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