Epitafio di Pericle - Tucidide versione greco
Epitafio di Pericle VERSIONE DI GRECO di Tucidide testo greco e TRADUZIONE
'Φιλοκαλοῦμέν τε γὰρ μετ' εὐτελείας καὶ φιλοσοφοῦμεν ἄνευ μαλακίας· πλούτῳ τε ἔργου μᾶλλον καιρῷ ἢ λόγου κόμπῳ χρώμεθα, καὶ τὸ πένεσθαι οὐχ ὁμολογεῖν τινὶ αἰσχρόν, ἀλλὰ μὴ διαφεύγειν ἔργῳ αἴσχιον....
«Amiamo il bello con semplicità e non ci dedichiamo al sapere con debolezza. Ci serviamo poi delle ricchezze più per la possibilità di agire che di vantarci e per nessuno è una vergogna mostrare la (nostra) povertà, ma è troppo indecoroso non evitarla col lavoro.
Le stesse persone curano gli affari privati o insieme pubblici; altre, anche se impegnate in alcune attività non ignorano tuttavia i problemi politii. Infatti restiamo i soli a considerare non ozioso ma inutile chi non partecipa alla vita politica e noi stessi giudichiamo o valutiamo bene le questioni perché crediamo che le parole non siano dannose all'agire ma che esso posso nuocere a noi quando non abbiamo previsto nulla discutendo.
Infatti differiamo dagli altri anche in questo che, sebbene prevediamo i rischi, li affrontiamo con coraggio, mentre agli altri l'ignoranza apporta audacia e la riflessione timore. È poi giusto che siano assai forti coloro che, pur conoscendo bene i dolori e le gioie della vita, tuttavia non evitano mai i pericoli. Ci distinguiamo dai più anche per le virtù: infatti, ci procuriamo gli amici non col ricevere, ma con l'accordare benefici.
Inoltre, chi fa del bene ad un amico è più sicuro ed usa particolare indulgenza; al contrario, chi deve ricambiare la cortesia è meno pronto, perché sa che ricambierà (la buona azione) non per favore, ma per obbligo. Solo noi, infine, soccorriamo, intrepidamente qualcuno per la fede nella libertà, non per nostro vantaggio».
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