Virgilio Bucoliche I 26 - 39
MELIBOEUS: Et quae tanta fuit Romam tibi causa videndi? TITYRUS: Libertas, quae sera tamen respexit inertem, candidior postquam tondenti...
MELIBEO: E quale ragione così importante avesti di visitare Roma? TITIRO: La libertà, che, benché tarda, si volse a guardare me rassegnato, quando già la barba mi cadeva più bianca a tagliarla, tuttavia si volse e venne dopo lungo tempo, dopo che Amarillide mi possiede, e Galatea mi ha abbandonato.
Infatti - insomma, lo confesserò- per tutto il tempo che Galatea mi possedeva, né v'era speranza di libertà né cura del patrimonio.
Per quanto uscissero molte vittime dai miei recinti, e fosse prodotto grasso formaggio per la città ingrata, mai carica di denaro mi tornava a casa la destra MELIBEO: Mi chiedevo con meraviglia per quale ragione, Amarillide, invocassi mesta gli dei, per chi lasciassi pendere sul loro albero i frutti;
Titiro era lontano da qui. Te gli stessi pini, o Titiro, te le stesse fonti, questi stessi arbusti invocavano.
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