Alessandro da sepoltura ai morti e si prende cura dei feriti
Μακεδόνων δὲ τῶν μὲν ἑταίρων ἀμφὶ τοὺς εἴκοσι καὶ πέντε ἐν τῇ πρώτῃ προσβολῇ ἀπέθανον....
Durante il primo attacco, morirono venticinque dei compagni macedoni. E di questi le immagini di bronzo stanno nel tempio di Zeus scolpite da Lisippo su ordine di Alessandro che era stato scelto a raffigurare anche Alessandro.
Del resto della cavalleria oltre sessanta perirono, trenta tra i fanti. Il giorno dopo Alessandro fece seppellire i morti con le armi ed ogni altro ornamento, ai loro genitori e ai loro figli Alessandro concesse l'esenzione dalle tasse nel loro paese, da ogni servizio personale e da imposte sulla proprietà.
Ebbe molta cura dei feriti, andando di persona a visitarli, esaminava le ferite di ciascuno e domandava come fossero stati feriti, offrendo così a tutti la possibilità di narrare le imprese compiute e di vantarsene. Fece seppellire anche i capi dei Persiani e i mercenari greci che erano morti combattendo dalla parte dei nemici. Ma tutti quelli che aveva fatto prigionieri li fece mettere in ceppi e li inviò in Macedonia ai lavori forzati pur essendo greci, in contrasto con la comune decisione avevano combattuto a favore dei barbari che abitavano l'Asia. Inviò ad Atene trecento panoplie persiane perché fossero offerte ad Atena sull'acropoli:
vi fece incidere questa iscrizione:" Alessandro Figlio di Filippo e i greci, tranne i lacedemoni, dedicano queste spoglie prese ai barbari che abitano in Asia."
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