L'umanità dell'Africano Minore fu chiara magnificamente e largamente. Da un questore, che vendeva all'asta prigionieri soggiogati, fu inviato a Scipione un fanciullo di singolare aspetto e portamento nobile che superava gli altri in quanto a bellezza. Poiché indagò su questo, seppe che il ragazzo era Numida rimasto orfano dal padre ed educato presso lo zio Massinissa e che, all'insaputa di quello (ablativo assoluto, all'insaputa dello zio), aveva voluto combattere contro i Romani con giovanile coraggio (immaturam militiam) E così Scipione, si ricordò della sua umanità e ritenne che bisognasse concedere il perdono all'errore e che bisognasse attribuire il dovuto rispetto all' amicizia di Massinissa, re fedelissimo al popolo romano: per la qual cosa volle essere d'aiuto al fanciullo e proteggerlo....
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