Questo è dunque un elogio di Omero per Minosse proclamato (εἴρω) in poche parole (διὰ βραχέων), come Omero non ha fatto [mai] per nessuno degli eroi. Che infatti Zeus sia (lett è) un esperto e che la stessa arte sia (lett è) la più bella in assoluto è peraltro (ἀτάρ) visibile in molti (sott "suoi") passi ed anche qui. (Omero) Dice infatti che Minosse si incontrava (συγγίγνομαι infinito presente) riguardo alle decisioni (ἐν λόγοις) con Zeus e che ogni nove anni (letteralmente: "nel nono anno") lo andava a trovare (φοιτάω, inf presente retto da Λέγει) (παιδευθησόμενον, παιδεύω, partic futuro mp con valore finale) per essere istruito come da un esperto dato che Zeus lo era (gen ass). ...
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