Un modello ideale - Versione di greco seconda prova 2024: Minosse Platone 319

Ἔστιν οὖν τοῦτο Ὁμήρου ἐγκώμιον εἰς Μίνων διὰ βραχέων εἰρημένον, οἷον οὐδ᾽ εἰς ἕνα τῶν ἡρώων ἐποίησεν Ὅμηρος.

Ὅτι μὲν γὰρ ὁ Ζεὺς σοφιστής ἐστιν καὶ ἡ τέχνη αὕτη παγκάλη ἐστί, πολλαχοῦ καὶ ἄλλοθι δηλοῖ, ἀτὰρ καὶ ἐνταῦθα. Λέγει γὰρ τὸν Μίνων συγγίγνεσθαι ἐνάτῳ ἔτει τῷ Διὶ ἐν λόγοις καὶ φοιτᾶν παιδευθησόμενον ὡς ὑπὸ σοφιστοῦ ὄντος τοῦ Διός. Ὅτι οὖν τοῦτο τὸ γέρας οὐκ ἔστιν ὅτῳ ἀπένειμεν Ὅμηρος τῶν ἡρώων, ὑπὸ Διὸς πεπαιδεύσθαι, ἄλλῳ ἢ Μίνῳ, τοῦτ' ἔστιν ἔπαινος θαυμαστός.

Καὶ Ὀδυσσείας ἐν Νεκυίᾳ δικάζοντα χρυσοῦν σκήπτρον ἔχοντα πεποίηκε τὸν Μίνων, οὐ τὸν Ραδάμανθυν· Ραδάμανθυν δὲ οὔτ᾽ ἐνταῦθα δικάζοντα πεποίηκεν οὔτε συγγιγνόμενον τῷ Διὶ οὐδαμοῦ.

Διὰ ταῦτά φημ᾽ ἐγὼ Μίνων ἁπάντων μάλιστα ὑπὸ Ὁμήρου ἐγκεκωμιάσθαι. Τὸ γὰρ Διὸς ὄντα παῖδα μόνον ὑπὸ Διὸς πεπαιδεῦσθαι οὐκ ἔχει ὑπερβολὴν ἐπαίνου.

Questo è dunque un elogio di Omero per Minosse proclamato (εἴρω) in poche parole (διὰ βραχέων), come Omero non ha fatto [mai] per nessuno degli eroi. Che infatti Zeus sia (lett è) un esperto e che la stessa arte sia (lett è) la più bella in assoluto è peraltro (ἀτάρ)

visibile in molti (sott "suoi") passi ed anche qui. (Omero) Dice infatti che Minosse si incontrava (συγγίγνομαι infinito presente) riguardo alle decisioni (ἐν λόγοις) con Zeus e che ogni nove anni (letteralmente: "nel nono anno") lo andava a trovare (φοιτάω, inf presente retto da Λέγει) (παιδευθησόμενον, παιδεύω, partic futuro mp con valore finale) per essere istruito come da un esperto dato che Zeus lo era (gen ass). Che infatti Omero questo onore, di essere educato da Zeus, non lo ha attribuito ἀπένειμεν— ἀπονέμω aor 3a sing) a chiunque altro fra gli eroi tranne che a Minosse è un elogio staordinario.

E (Omero) aveva raffigurato (πεποίηκε— ποιέω piuccheperfetto) Minosse nella Nekyia (titolo dell'XI libro) dell'Odissea mentre giudicava con uno scettro d'oro (lett participio pres. "che aveva uno..."), [e] non Radamanto; non aveva rappresentato Radamanto mentre giudicava né in questa circostanza, né (lo aveva rappresentato) mentre era in rapporto con Zeus in nessun modo. Per questi motivi (per queste cose) io dico che Minosse è stato elogiato da Omero più di tutti.

Infatti (io dico che), essere figlio di Zeus ed essere stato educato solo da Zeus non ha superiorità di elogio.
(Traduzione di Anna Maria Di Leo - skuolasprint. it)

Spiegazione del brano qui

Difficoltà che si incontrano nel tradurre il brano
(ma nulla che i nostri ragazzi non abbiano già incontrato nel loro corso di studi)

La traduzione di questo brano dal "Minosse" di Platone presenta diverse sfide per via di diverse caratteristiche del testo greco antico e del suo contenuto filosofico.

Ecco alcune delle difficoltà principali:

Costrutti particolari: Il brano presenta costrutti tipici del greco antico, come l'utilizzo del participio e l'anastrofe, che possono risultare complessi da rendere in italiano in modo naturale e fluido.

Stile letterario: Il dialogo platonico si distingue per uno stile elevato e ricco di sfumature, che richiede da parte del traduttore una notevole abilità linguistica e una profonda comprensione del pensiero platonico.

Termini filosofici: Il testo include termini filosofici specifici della cultura greca antica, che non sempre hanno una corrispondenza esatta in italiano. Il traduttore deve trovare il modo di renderli in modo chiaro e comprensibile, senza snaturarne il significato originario.

Concetti complessi: Platone affronta concetti filosofici complessi come la natura della giustizia, del sapere e del potere. Il traduttore deve essere in grado di trasmettere correttamente queste idee, mantenendo la profondità e la precisione del pensiero platonico.

Riferimenti mitologici: Il brano contiene riferimenti alla mitologia greca, che per molti lettori moderni potrebbero non essere immediatamente comprensibili ma che per i nostri ragazzi sono stati pane quotidiano.

Stile traduttivo: Equilibrio tra fedeltà e scorrevolezza: La traduzione deve essere fedele al testo originale, ma allo stesso tempo deve risultare scorrevole e piacevole da leggere in italiano. Il traduttore deve trovare il giusto equilibrio tra queste due esigenze, evitando soluzioni troppo letterali o troppo libere.

Oltre a queste difficoltà generali, la traduzione di questo brano presenta anche alcune sfide specifiche legate al passo in questione. Ad esempio, la frase "συνουσιαστὴν τοῦ Διὸς εἶναι τὸν Μίνων" è particolarmente complessa da tradurre in quanto il termine "συνουσιαστὴς" può avere diverse sfumature di significato.

In definitiva, richiede, come sempre, quando si traduce dal greco, formazione filosofica e abilità linguistica. Il traduttore deve essere in grado di cogliere le sfumature del testo originale, trasmetterle in modo fedele e comprensibile in italiano, e allo stesso tempo mantenere lo stile elegante e raffinato del dialogo platonico.

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