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Paride, il più bel ragazzo di Troia scendendo dalla nave, sciolse le vele, si diresse in Grecia e nella casa di Menelao. Dunque trovò Elena nella sua casa. Allora Venere, chiamando a se il figlio Cupido, disse queste parole: "Prendi quei dardi, oh Cupido, e prepara le frecce veloci (da scagliare) nel petto di Elena!
Disse Venere. Quello aprì la faretra e riservò una delle sue mille frecce per volontà della donna. Curvò il corno flessibile e trafisse il cuore di Elena con la freccia appuntita. Quella fu subito animata e volle ancora nascondere la passione e sempre più ribollì d'amore.
Disse Venere. Quello aprì la faretra e riservò una delle sue mille frecce per volontà della donna. Curvò il corno flessibile e trafisse il cuore di Elena con la freccia appuntita. Quella fu subito animata e volle ancora nascondere la passione e sempre più ribollì d'amore
La donna e l'uomo passeggiano insieme e parlano amabilmente tutto il giorno. Di notte quella piangendo con follia nella sua stanza, disse questo: "Avvicinati - disse sussurando - avvicinati alla sventurata Elena. Rimani sempre con me, oh Paride, e levami l'infelicità da tanto dolore!".Un giorno Paride la esortò affinchè vedesse la nave. Quella inseguì l'uomo e salì sulla nave. Allora Paride ordinò ai marinai di nascosto di sciogliere le vele velocemente. I marinai obbedirono al comando.
La nave si diresse già in alto mare. La donna guardò piangendo la città e la casa abbandonate, e abbraccia il corpo dell'amante e, dandogli un bacio sul volto, dice: "Ti seguirò, dovunque andrai".