L'imperatore Nerone era quasi di statura giusta di corpo chiazzato e fetido, di capello biondiccio, occhi incavati, di collo grosso, di addome sporgente, e di florida salute. Era smisurato, si ammalava raramente. Da fanciullo si dedicava a varie discipline, ma la madre lo distoglieva dalla filosofia, e il precettore Seneca lo allontanava dalla conoscenza degli antichi oratori. E così, propenso all’arte poetica, componeva volentieri poesie e senza (fare) sforzo nè, come si pensa, sorbiva i carmi altrui al posto dei suoi. Nerone aveva desiderio di perpetua ed eterna fama, ma questo era avventato: e perciò toglieva a molti luoghi l'antica denominazione, ne indiceva una nuova dal suo nome: chiamava infatti Roma Neropoli. ...
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DAL LIBRO IL MIO LATINO[/center]