L’anima stessa è formata da atomi; dunque, quando per primi gli atomi si dissolvono, l’anima stessa, che da essi è formata, si dissolve. La morte è questa dissoluzione degli atomi. Pertanto se (quando) noi viviamo, non c’è morte; in verità quando sopraggiunge la morte, noi già non viviamo più. Di conseguenza la morte non è da temere perché, quando giunge, non sentiremo nulla.
la tranquillità dell’anima non sarà assolutamente turbata se, per timore della morte e perdita (aufĕro, aufers, abstŭli, ablātum, auferre)...
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L’opera in cui Lucrezio illustrò la dottrina di Epicuro è
formata dai sei libri “de rerum natura” (intorno alle cose della natura). Lucrezio compose tutta la materia della sua opera poetica nei primi due libri sugli atomi e sul loro movimento, nei successivi altri due sull’uomo e sulla sua anima mortale, ...
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