traduzione versione di latino:Riforme Religiose di Numa Pomp

Messaggioda miriz » 30 set 2011, 11:11

Autore:Livio
Libro :Nel Mio e nella storia
Titolo:Riforme Religiose di Numa Pompilio


Inclita iustitia relioque Numae Pompili erat. Curibus Sabinis habitabat, consultus vir omnis divini atque humani iuris. Patres Romani omnes Numae Pompilio regnum tribuunt. Urbem novam, conditam vi et armis, iure legibusque ac moribus de integro condere parat. Tum sacerdotes creavit: flaminem Iovi adsiduum sacerdotem creavit, insignique veste et curuli regia sella adornavit. Huic (a questo) duos (due) flamines adiunxit, Marti unum, alterum Quirino; virginesque Vestae legit, Alba oriundum sacerdotium et genti conditoris haud alienum. Vestalibus stipendium de publico statuit, virginitate venerabiles ac sanctas fecit. Salios item duodecim (dodici) Marti Gradivo legit, tunicaeque pictae insigne dedit et super tunicam aeneum pectori tegumn. Pontificem deinde Numan Marcium, Marci filium, ex patribus legit eique (a lui) sacra omnia attributi. Iovi Elicio aram in Aventino dicavit. Lucus erat quem ( che ) medium fons perenni rigabat aqua: Numa Camenis lucum sacravit; multa alia sacrificia instituit locaque sacris dedicavit. Cum valida tum temperata, et belli er pacis artibus, erat civitas.


Forte giustizia e religiosità era propria di Numa Pompilio. Viveva a Cures in sabinia, (era) un uomo esperto di ogni legge divina e umana. Tutti i senatori romani attribuiscono il regno a Numa Pompilio. Si adopera a fondare una nuova città, fondata sulla forza e sulle armi, sulla giustizia e sulle leggi e sui costumi. Creò dunque i sacerdoti: nominò per giove un sacerdote flamine e lo dotò di insigne veste e di sedia curule. A questo aggiunse due flamini, uno per marte e l'altro per quirino; scelse le vergini per Vesta, sacerdozio natio di Alba e non estraneo al popolo del fondatore. Stabilì pubblicamente un compenso per le vestali, e le rese per la verginità venerabili e sante. Scelse allo stesso modo dodici Salii per marte gradivo, e gli diede tuniche dipinte (ornate o ricamate) in modo ammirevole e sopra la tunica una placca di bronzo sul petto. Infine scelse tra i senatori come pontefice Numa Marcio, figlio di Marco e a lui attribuì tutte le cose sacre. A Giove Elicio dedicò sull'aventino un altare. C'era un bosco che al centro una fonte perenne irrigava: Numa rese sacro il bosco alle Camene; istituì molti altri sacrifici e dedicò luoghi sacri. E la città era, tanto in caso di guerra che di pace, tanto valita quanto temperata

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Messaggioda miriz » 30 set 2011, 11:13

Scusate,il libro è:"nel mito e nella storia"

miriz

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Messaggioda *Yole* » 30 set 2011, 15:47

*Yole*

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