da tutor geppetto » 25 gen 2018, 17:33
Dopo Mezzogiorno. - da ATHENAZE.
Dopo mezogiorno Diceopoli dice: «Vado verso casa perché sono molto stanco. Tu invece resta nei campi e raccogli pietre». Pertanto Diceopoli va verso casa e si riposa, Santia resta nel campo e raccoglie pietre. Il sole scotta e tormenta lo schiavo. Nel campo c’è un grande albero. L’albero irradia ombra. Allora lo schiavo guarda verso il grande albero, poi in fretta si porta verso l’albero: infatti Diceopoli non c’è. A quel punto Santia si addormenta sotto l’albero. Lo schiavo non soffre, ma dorme sotto l’albero. Diceopoli esce di casa e va verso il campo. Nel campo vede il servo sotto l’albero. Dice: «Miserabile schiavo, dormi così sotto l’albero?». Santia dorme e non si alza: Diceopoli allora sospira e dice: «O Zeus, perché uno schiavo è così pigro? Io soffro con fatica tanto tempo e lo schiavo dorme e non raccoglie». Allora Diceopoli afferra un bastone e va dallo schiavo e lo percuote. « Ahi ahi» dice lo schiavo e si alza. «Pigro uomo» dice Diceopoli, «non dormire, ma soffri e raccogli: prendi le pietre (il frutto della terra) e poi seguimi. Grande infatti è la fatica, io già sono stanco». Lo schiavo dice: «Non essere (sii) duro, padrone: ecco io le raccolgo le pietre». Così Diceopoli per molto tempo lo fa soffrire nel campo sotto il sole: lo schiavo raccoglie le pietre e lo segue. Alla fine il sole tramonta: Diceopoli dal campo sospinge i buoi, poi va verso casa. In casa si siede e si riposa per molto tempo - infatti soffre tanto -, poi dorme. Lo schiavo invece non ci riesce, allora ritorna nel campo, si distende sotto il grande albero e dorme.