Ellenisti 1 pagina 161 numero 18
Οὐκ ἐξῆν πείθεσθαι τῷ πονηρῷ τυράννῳ, οὐδὲ τὰ δίκαια λέγειν. 2. Λέγουσιν οἱ υἱοί· «Ημεν παιδία, νῦν δὲ κόραι καὶ νεανίαι εσμέν». Ἀποκρίνεται ὁ πατήρ «Πρῶτον μὲν καὶ ἐγὼ παιδίον ἦν, μετὰ δὲ νεανίας ἐγιγνόμην, νῦν δὲ γηράσκω»...
1. Non era possibile obbedire al malvagio tiranno né dire le cose giuste.
2. I figli dicono: "Eravamo bambini, ora siamo fanciullee giovani.
Risponde il padre: "Prima anch'io ero un bambino, poi diventavo un giovane, e orainvecchio."
3. I soldati erano in difficoltà; infatti, da una parte i monti erano alti, dall'altra era difficile attraversare il fiume.
4. Per prima cosa Asclepio e Dioniso erano due uomini (duale), poi diventavano benefattori degli uomini e venivano considerati dèi.
5. Quando era il momento della cena, gli ospiti entravano nel banchetto, mangiavano e bevevano.
6. Alcuni degli Ateniesi cadevano nel fiume e morivano, altri i nemici li catturavano e li uccidevano; a pochi era possibile fuggire dalla morte.
7. Alle sventurate serve non era permesso uscire dalle porte della casa, cosa che spesso è permessa anche agli schiavi.
8. Il comandante diceva: "O soldati, in passato eravate fedeli, buoni e coraggiosi, ora però diventate ancora più bravi."
(By Vogue)
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