Il Nuovo Greco di Campanini 2 pagina 270 numero 19
Ἐὰν φαίνωμαι μετρίως βεβιωκὼς καὶ πολὺ παρὰ τὴν δόξαν καὶ παρὰ τοὺς λόγους τοὺς τῶν ἐχθρῶν, δέομαι ὑμῶν τούτους ἡγεῖσθαι χείρους εἶναι. Ὦ ἄνδρες δικασταί, εἴ τις τῶν ἐνθάδε μὴ τὰ ἄριστα λέγων πείθει ὑμᾶς, οὐχ ὑμεῖς ἐστε αἴτιοι, ἀλλ' ὁ ἐξαπατῶν ὑμᾶς. Εἰ ἀδικῶ, ἀξιῶ μηδεμιᾶς συγγνώμης τυγχάνειν. ...
1. Se io appaio che ho vissuto come si deve (moderatamente) e molto in contrasto ( παρὰ) alla fama e alle parole dei nemici, vi prego di ritenere che questi siano peggiori.
2. O giudici, se qualcuno di coloro che sono qua non vi persuade dicendo le cose migliori, non siete voi i colpevoli, ma colui che vi inganna.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?