Domiziano giocava a dadi - verba iuvant 2 pagina 12 numero 3
L'imperatore Domiziano all'inizio dell'impero trascurò gli studi nobili, sebbene si fosse preso cura di riedificare dispendiosamente quelle biblioteche, che erano state distrutte da un incendio.
Oltre ai commentari e ai resoconti di Tiberio Cesare non leggeva niente; le sue lettere, le sue orazioni e i suoi decreti li faceva scrivere ad altri [li componeva con l'intelligenza altrui].
Ogni volta che era in ozio, giocava a dadi anche nei giorni feriali e nelle ore mattutine, poi si lavava e nuotava per lungo tempo nella piscina delle sue terme, e pranzava fino a sazietà al punto che a cena non prendeva niente eccetto una mela di Mazio e una piccola quantità di una bevanda in un'ampolla.
Dava spesso e generosamente banchetti, ma quasi velocemente; certamente non oltre il tramonto. Infatti fino all'ora del sonno non faceva nient'altro che passeggiare per lungo tempo da solo in privato per i portici o in giardino.
(By Vogue)
Versione tratta da Svetonio