Fedro docet: Lo spaccone
Cum duo milites in latronem incidissent,...
Due soldati essendo incappati in un ladrone, uno fuggì, l'altro invece si fermò e lo contrastò fortemente.
Ucciso il ladrone, il timoroso e sordido compagno accorse e estratta la spada disse: dammelo (ci penso io) cedimelo; ora provvederò a che capisca quelli che avrà attentato". Allora colui che aveva combattuto da solo: "Cosa dovrei dire ora della tua impudenza?
Vorrei che mi avessi aiutato almeno con queste parole; sarei stato più costante, stimando vere le tue parole. Ora metti da parte la spada e la lingua parimenti frivola. Potresti ingannare gli altri che non sanno, io sicuramente, che so bene come tu sia fuggito velocemente, so quanto non bisogna credere alla tua virtù". Questa narrazione deve essere riferita a colui che è forte nella situazione favorevole, fugace nella situazione incerta.
(By Maria D. ) Versione tratta da Fedro