Lo scontro finale tra Ottaviano e Antonio - verba iuvant 2 pagina 349 numero 1

Advenit deinde maximi discriminis... et iis vitam veniamque Caesar cito promisit

Giunse poi il giorno del massimo conflitto (dello scontro finale), in cui Cesare e Antonio, fatte uscire fuori le flotte, l'uno combatteva per la salvezza, l'altro per la rovina dell'universo.

Appena che ebbe inizio lo scontro, nella parte di Cesare vi furono il condottiero, i rematori, i soldati, nell'altra niente eccetto i soldati. Cleopatra fuggì per prima. Antonio preferì essere solidale della regina che fuggiva che dei suoi soldati che combattevano, e il comandante, che aveva dovuto incrudelirsi verso i disertori, proprio lui divenne disertore del proprio esercito.

Tuttavia, nei soldati di Antonio, nonostante fosse venuto meno il capo (comandante), durò fortemente la costanza di combattere e, disperata la vittoria, combattevano fino alla morte. Cesare a questi, che poteva ucciderli con il ferro, desiderando ammansire con le parole e mostrando che Antonio era fuggito turpemente, chiedeva per chi e con chi volessero combattere.

Ma quelli, avendo combattuto a lungo per il condottiero assente, abbassate a malapena le armi, cedettero a cesare la vittoria, e Cesare garantì presto a questi la vita e il perdono.
(By Maria D. )

Versione tratta da Velleio Patercolo

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