Morte di Epaminonda, uomo e comandante esemplare - Verba Iuvant 2 pagina 219 numero 1
Difficile est dictu utrum Epaminondas...
E' difficile a dirsi se Epaminonda fu migliore come uomo o come condottiero. Era infatti modesto, cauto, appassionato di letteratura e filosofia, esperto di guerra, forte di spada (mano) e di animo, fino a tal punto amante della verità da non mentire neppure per gioco.
Cercò il potere sempre per la patria e non per sé, e fu talmente parco di denaro che morì povero e fu seppellito a spese pubbliche. Neppure la sua condotta in punto di morte differì da questa condotta di vita.
Infatti Epaminonda, dopo aver vinto gli Spartani presso Mantinea, vedendo che veniva privato della vita da una grave ferita, dopo che fu portato mezzo morto nell'accampamento, raccolse voce e fiato e chiese ai presenti se l'elmo fosse salvo. Quando i suoi ebbero risposto che era salvo, chiese se i nemici erano stati sgominati.
Quando ebbe sentito anche ciò, come desiderava, ordinò che l'asta dalla quale era stato trafitto fosse estratta, sapeva infatti che se fosse stata estratta l'asta immediatamente sarebbe morto. Così spirò in un bagno di sangue ma felice e vincitore.
(By Vogue)
Versione tratta da Cornelio Nepote