Rispetto per l'autorità di Quinto Fabio Massimo
Quintus Fabius Maximus iam senex filii sui, qui consul erat, legatus fuit; cumque in eius castra veniret, filius obviam patri progressus est et, ut mos erat, duodecim lictores consulem anteibant....
Quinto Fabio Massimo ormai anziano fu legato di suo figlio, che era console; e giungendo nell'accampamento di costui, il figlio avanzò incontro al padre e, com'era costume, dodici littori precedevano il console.
Il vecchio era trasportato da un cavallo, mentre il console si avvicinava, non discese dal cavallo. Undici dei littori già erano passati in avanti taciti per riguardo della maestà paterna.
Il console essendosi accorto di ciò, ordinò al dodicesimo littore di gridare a gran voce al padre Fabio di scendere da cavallo. Il padre allora subito obbedì e scendendo disse: "Non io, figlio, ho disprezzato il tuo potere, ma ho voluto sperimentare se tu sapessi agire come un console". Fabio Massimo visse fino all'estrema vecchiaia, degno di un soprannome così importante.
fu valutato molto cauto quanto pronto; ma la sua prudenza, nella guerra che allora si compiva, era adattissima. E' noto infatti che temporeggiando restituì (collocò al posto di prima) lo stato romano.
(by Maria D.)
Versione tratta da Lhomond