Straripamento prodigioso del lago Albano - verba iuvant 2 pagina 293 numero 2
Cum bello acri ac diutino Veientes...
I Veienti durante la dura e persistente guerra respinti dai Romani all'interno delle mura non potendo essere catturati, e quest'indugio diventando intollerabile per coloro che assediavano non di meno per gli assediati, gli dèi immortali svelarono il percorso per la così tanta agognata vittoria con un mirabile prodigio: improvvisamente infatti il lago di Albano accresciuto né dalle piogge del cielo né aumentato dall'inondazione di alcun fiume oltrepassò la solita regolarità dello stagno e tutti i campi circostanti.
Per esplorare la ragione di questo sembrò opportuno ai Romani inviare legati dall'Oracolo di Delfi che riportarono che Apollo prescriveva che avrebbero dovuto espandere per i campi l'acqua dal lago uscita fuori: così infatti Veio sarebbe giunta in potere del popolo Romano. Perciò prima che i legati riferissero il responso a Roma, l'aruspice dei Veienti, rapito da un nostro soldato e portato nell'accampamento aveva rivelato le stesse cose.
Dunque il senato ammonito da una duplice predizione quasi contemporaneamente obbedì alla religione e s'impadronì della città dei nemici.
(By Vogue )
Versione tratta da Valerio Massimo