La spada di Damocle - Nuovo comprendere e tradurre versione latino Cicerone

La spada di Damocle
Versione latino Cicerone
libro Nuovo comprendere e tradurre materiali lavoro n. 3

Dionysius, syracusarum tyrannus, ipse iudicavit quam esset beatus. Nam cum quidam ex eius adsenatoribus, damocles, commemoraret in sermone...

Altre versioni con questo stesso titolo da altri libri

Qui trovi la traduzione dal libro Instrumenta

Qui trovi la traduzione dal libro FORUM

Qui trovi la traduzione del libro Cotidie legere

Qui trovi la traduzione del libro Agite

Al link sottostante traduzione testo latino Nuovo comprendere e tradurre

Davvero Dionigi giudicò da solo quanto fosse felice. Infatti, poiché un tale fra i suoi adulatori, Damocle, ricordava in un discorso la sua opulenza, le ricche, la grandezza dei possedimenti, l'abbondanza delle cose, la magnificenza delle stanze reali e negava che ci fosse mai stato qualcuno più felice, egli disse "Dunque, o Damocle, visto che questa vita ti diletta, vuoi provarla tu stesso e sperimentare la mia fortuna?". Poiché egli aveva risposto di desiderarlo, ordinò che l'uomo fosse posto in un letto d'oro, sdraiato su un bellissimo tappeto decorato con magnifiche opere, e ornò parecchi tavolini con oro e argento cesellato.

Allora ordinò a dei ragazzi scelti per la straordinaria bellezza di presentarsi in sala da pranzo e di servire diligentemente, facendo attenzione ad ogni cenno di quello. C'erano unguenti, corone, venivano bruciati profumi, le mense erano imbandite con i cibi più raffinati. Damocle credeva di essere fortunato. In mezzo a questo allestimento diede ordine che fosse fatta scendere una spada splendente, attaccata al soffitto a casettoni con un crine di cavallo, in modo tale che pendesse proprio sopra la testa di quell'uomo felice.

E così egli né guardava quei graziosi servitori né allungava la mano né l'argenteria piena di decorazioni verso la tavola, ormai le corone stesse cadevano giù; infine supplicò il tiranno affinché gli fosse consentito di andarsene, poiché non voleva più essere felice. Dionigi sembra aver proclamato in moso sufficiente che non vi è nulla di felice.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-10-12 12:55:42 - flow version _RPTC_G1.3