Creso e Solone - Versione greco di Erodoto
Creso e Solone VERSIONE DI GRECO di Erodoto
Tα πάντα μεν νυν ταΰτα συλλαβεΐν ανθρωπον εόντα άδυνατόν εστι ωσπερ χωρη ουδεμια καταρκεει πάντα εωυτη παρέχουσα άλλα άλλο μεν χει έτε ρου...
Ora è impossibile che chi è uomo abbia tutte queste cose, come nessuna terra basta a se stessa producendo tutti i frutti, ma ne ha uno e ha bisogno ancora di un altro; quella che ne abbia la maggior parte è la migliore.
Così anche il corpo dell'uomo non è sufficiente a sé in nulla: infatti ha una cosa ma ha bisogno di un'altra.
Chi fra gli uomini viva con la maggior parte delle cose e poi concluda lietamente la vita, a mio giudizio è degno, come un re, di portare questo nome. Bisogna guardare la fine di ogni ricchezza come si concluderà:
infatti dopo aver fatto intravedere a molti la felicità, il dio li abbatte del tutto"
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Dal libro greco lingua e civiltà
Dopo aver dato leggi agli ateniesi, Solone per dieci anni trascorse la vita viaggiando per molti paesi per osservar(li). Creso, re dei Lidi, era molto ricco e la reggia era piena di tesori di ogni tipo.
Allora, Creso conduce Solone ai tesori e chiede se ritiene che qualcuno sia il più felice di tutti gli uomini. Dunque, Solone risponde che ritiene Tello di Atene il più felice di tutti.
Tello, infatti, aveva figli valenti e buoni, morì combattendo in guerra per la patria e fu sepolto dagli Ateniesi a spese dello Stato.
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