Accettare la morte (Versione latino Seneca)

Desinamus quod voluimus velle. Ego certe id ago ne senex eadem velim quae puer volui....

Dobbiamo smettere di volere ciò che abbiamo voluto. Io faccio sicuramente ciò per non desiderare da anziano quelle stesse cose che desiderai da fanciullo.

In quest'unico proposito scorrono i giorni, le notti, questa è la mia opera, questo il pensiero, imporre la fine agli antichi mali. Faccio ciò in modo tale che un giorno sia per me come l'intera vita; non lo afferro per Ercole come se fosse l'ultimo, ma osservo quello così come se potesse essere l'ultimo. Ti scrivo con quest'animo questa lettera, come se la morte fosse in procinto di chiamarmi mentre sto massimamente scrivendo;

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