Alternare lo studio allo svago

Danda est tamen omnibus aliqua remissio, non solum quia nulla res est quae perferre possit continuum laborem; sed quod studium discendi voluntate, quae cogi non potest, constat....

Bisogna tuttavia concedere a tutti una qualche distensione, non solo perché non c'è alcuna cosa che possa sostenere un lavoro ininterrotto; ma perché lo studio sussiste nell'essere appreso grazie alla volontà, la quale non può essere costretta.

pertanto apportano sia il più delle forze al fine di apprendere sia rinnovati e integri un animo più acuto, che quasi si oppone alle necessità. Il gioco nei fanciulli non mi dovrebbe offendere; anche questo è segno di alacrità; e non potrei sperare che quello sarebbe triste e sempre dimesso e di mente elevata in merito agli studi, giacendo anche in quest'impeto del tutto naturale per quelle età. Tuttavia ci sia una misura nei rilassamenti, sia affinché le cose negate non generino l'odio per gli studi (degli studi)

sia le cose eccessive non generino la consuetudine dell'ozio. Vi sono anche alcuni giochi non inutili

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