Discorso di Camillo agli Ardeati

Et quando ego vobis pro tantis vestris in me meritis gratiam referam, si nunc cessavero?...

E quando io ricambierò la grazia per i vostri meriti nei miei confronti, se ora me ne starò ozioso?

O come voi avrete la mia utilità, se non ci sarà stata in guerra? Stetti in patria in base a quest'arte e invincibile in guerra, fui cacciato in pace dai cittadini ingrati. Ma a voi, Ardeati, è stata offerta la fortuna di ricambiare la grazia e di generare dal nemico comune per questa città l'ingente decoro di guerra e per i tanti antichi benefici del popolo romano quanti voi stessi ve ne ricordiate - infatti non bisogna rimproverare questi presso i costumi -. Quelli che dispersa la schiera si avvicinano è gente a cui la natura ha dato grandi corpi e animi più che saldi; in ogni contesa arrecano

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