L'inutilità dei viaggi per un animo inquieto

Quid per se peregrinatio prodesse cuiquam potuit? Non voluptates illa temperavit, non cupiditates refrenavit, non iras repressit, non indomitos amoris impetus fregit, nulla denique animo mala eduxit....

Che cosa mai ha potuto giovare a qualcuno un viaggio di per sé? Non temperò i piaceri, non frenò le cupidità, non represse le ire, non frantumò i sfrenati impulsi dell'amore, insomma non estrasse dal animo alcun male.

Non diede giudizio, non discusse l'errore, ma come un bambino che si meraviglia di ciò che non conosce, lo trattenne per breve tempo con una qualche novità delle cose. Del resto, suscitò l'incostanza della mente, che è la più malata, la rese più mobile e più leggera proprio lo scuotimento.

E così i luoghi che avevano cercato con avidità

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