La morte di Agricola

Sed mihi filiaeque eius praeter acerbitatem parentis erepti auget maestitiam, quod adsidere valetudini, fovere deficientem, satiari vultu complexuque non contigit....

Ma a me e alla figlia di costui eccetto la durezza del parente strappato via si aggiunge la mestizia, perché non capitò di assisterlo nella salute, di favorire lui che era deficitario, di dargli soddisfazione con l'espressione e l'abbraccio.

Avremmo dovuto certamente eccettuare (mettere da parte) gli ordini e le voci, che abbiamo plasmato all'interno dell'animo. Questo nostro dolore, per la condizione di una così lunga assenza quattro anni prima è stata una perdita.

Tutte le cose senza dubbio, ottimamente dei parenti, assistendolo l'amatissima moglie sopravvissero (furono superstite)

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