La morte di Otone

Namque abeuntibus exitium minitabantur, atrocissima in Verginium vi, quem clausa domo obsidebant....

E infatti minacciavano di morte a coloro che si allontanavano, con atrocissima forza verso Virginio, che tenevano in ostaggio nella casa chiusa.

Rimproverati i fautori della sedizione retrocedendo lasciò spazio ai discorsi di coloro che partivano, finché tutti immuni si allontanassero. All'imbrunir del giorno sedò la sete con l'attingere l'acqua gelida. Allora portati i due pugnali, avendo provato entrambi, mise uno sotto il capo. Ed ben esplorata ormai che gli amici fossero partiti, trascorse una notte tranquilla, e come è attestato, non insonne:

all'alba con il petto sull'arma. I liberti e i servi e Plozio Firmo, 

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