Le sedi della memoria
Transibo ergo et istam naturae meae, gradibus ascendens ad eum, qui fecit me, et venio in campos et lata praetoria memoriae, ubi sunt thesauri innumerabilium imaginum de cuiuscemodi rebus sensis invectarum....
E dunque passerò oltre questa della mia indole, salendo per gradi fino a colui, che mi ha creato, e giungo nei campi e nella spaziosa pretoria della memoria, dove vi sono i tesori delle innumerevoli immagini in merito alle cose di ogni genere ai sentimenti delle cose trasportate dai sensi.
Lì c'è un nascondiglio, qualunque cosa ancora pensiamo, o aumentando o diminuendo o in qualunque modo variando quelle cose che abbia toccato il sentimento, e se qualcos'altro è stato raccomandato e riposto, ciò non è stato ancora assorbito e seppellito nell'oblio.
Quando sono lì, domando, che mi sia offerto qualsiasi cosa
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