Eschine, Contro Ctesifonte 171 - 172

Γύλων ἦν ἐκ Κεραμέων. Οὗτος προδοὺς τοῖς πολεμίοις Νύμφαιον τὸ ἐν τῷ Πόντῳ, τότε τῆς πόλεως ἐχούσης τὸ χωρίον τοῦτο, φυγὰς ἀπ' εἰσαγγελίας...

Gilone proveniva (dal demo) dei Ceramei. Avendo egli a quel tempo consegnato ai nemici la piazzaforte di Ninfeo del Ponto, poiché la città aveva inseguito questa località ad un processo per tradimento diventò un fuggitivo dalla città (anche)

poiché stata decretata la sua morte, dato che non aveva affrontato il giudizio, ed arriva nel Bosforo e là ricevette in dono da parte dei tiranni i cosiddetti Giardini, e sposo una donna così ricca, per Zeus!, e che portava in dote molto oro, ma Scita di origine, dalla quale gli nacquero due figlie, che egli, dopo averle spedite là con molti denari, diede in spose l'una ad un tale, per non farsi odiare da molti, mentre l' altra la diede in sposa, violando le leggi della città, a Demostene del demo di Peana, dalla quale vi è nato Demostene il truffatore e sicofante.

Dunque da parte del nonno potrebbe essere (stato) un nemico del popolo, infatti avete condannato a morte gli antenati di lui, mentre per quanto riguarda la madre (potrebbe essere uno) Scita, barbaro che parla Greco per quanto riguarda la lingua; motivo per cui anche nella malvagità non è nostrano.

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