Equità di aristide
Heos pagina numero 56 pagina 238
e Alfa Beta Grammata numero 12
Ου μονον δε προς ευνοιαν και χαριν, αλλαα και προς εχθραν ισχυροτατος ην. .σοι γαρ, ουκ εμαυτω, δικαζω.
Non solo era fortissimo a opporsi con benevolenza e favore ma anche con collera e ostilità a difesa dei giusti (o anche: "delle cose giuste"). Si dice infatti che una volta accusando un nemico nel tribunale, dopo l'accusa poiché i giudici non volevano ascoltare (gen ass) l'imputato che rischiava (lett: quello che correva un rischio giudiziario), ...