Incontro con il popolo dei Macroni
Προσῆλθε Ξενοφῶντι τῶν πελταστῶν ἀνὴρ εἰπὼν δεδουλευκέναι Ἀθήνησι καὶ ὅτι γιγνώσκοι τὴν φωνὴν τῶν ἀνθρώπων· «Καὶ οἶμαι», ἔφη, «ἐμὴν ταύτην πατρίδα εἶναι· καὶ εἰ μή τι κωλύει, ἐθέλω αὐτοῖς διαλεχθῆναι». Ὁ Ξενοφῶν ἀπεκρίνετο· «Ἀλλ᾿ οὐδὲν κωλύει· ἀλλὰ διαλέγου καὶ μάθε πρῶτον τίνες εἰσίν»... (Senofonte)
Si avvicinò a Senofonte un uomo fra i peltasti, dicendo di essere stato schiavo ad Atene e che conosceva il linguaggio degli uomini.
"E penso", disse, "che questa sia la mia patria; e se qualcosa non lo impedisce, desidero parlare con loro". Senofonte rispondeva: "Ma nulla lo impedisce;
anzi, parla e capisci (μάθε, imperativo μανθάνω) prima chi sono". Quelli dissero che erano (lett pres) Macroni. "Chiedi loro, dunque", disse Senofonte, ... (CONTINUA)