Dromos 2 pagina 194 numero 34
Ούκουν ἄξιον, ὦ ἄνδρες δικασταί, πειθομένους κατηγόροις τοιούτοις ἐμοῦ καταψηφίσασθαι. 2 Μετοικεῖς δὲ πότερον ὡς πεισόμενος τοῖς νόμοις τοῖς τῆς πόλεως, ἢ ὡς ποιήσων ὅ τι ἂν βούλη; Oύ πολλοῦ δέω χάριν ἔχειν, ὦ βουλή, τῷ κατηγόρῳ, ὅτι μοι παρεσκεύασε τὸν ἀγῶνα τουτονί. ...
1. Non è dunque giusto, o giudici, che voi pronunziate una sentenza contro di me, persuasi da accusatori come questi?
2. Ti trasferisci per obbedire alle leggi della città, o per fare ciò che desideri?
3. Non mi manca molto, o consiglio, che io ringrazi perché l'accusatore mi abbia preparato questa causa.
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