TEOFRASTO I CARATTERI - la spilorceria
I CARATTERI - La spilorceria
Teofrasto
ΘΕΟΦΡΑΣΤΟΥ ΧΑΡΑΚΤΗΡΕΣ
CARATTERI MORALI
O - Proemio I - La simulazione II - L'adulazione III - Il ciarlare IV - La zotichezza
V - La cerimoniosità VI - La dissennatezza VII -La loquacità VIII - Il raccontar fandonie
IX - La spudoratezzaX - La spilorceria XI - La scurrilità XII - L'inopportunità
XIII - Lo strafare XIV - La storditaggine XV - La villania XVI - La superstizione
XVII - La scontentezza XVIII - La diffidenza XIX - La repellenza XX - La sgradevolezza
XXI - La vanagloria XXII - La tirchieria XXIII - La millanteria XXIV - La superbia
XXV - La codardia XXVI - Il conservatorismo XXVII - La goliardia tardiva
XXVIII - La maldicenza XXIX - La propensione per i furfanti XXX - L'avarizia
[1] Ἔστι δὲ ἡ μικρολογία φειδωλία τοῦ διαφόρου ὑπὲρ τὸν καιρόν, ὁ δὲ μικρολόγος τοιοῦτός τις, [2] οἷος ἐν τῷ μηνὶ ἡμιωβόλιον ἀπαιτεῖν ‹ἐλθὼν› ἐπὶ τὴν οἰκίαν....
Traduzione
1 La spilorceria è un risparmio del proprio oltre la giusta misura; e lo spilorcio è un tale2 che nel corso del mese si presenta a casa del debitore a richiedere l'interesse di mezzo obolo.
3 E quando partecipa ad un banchetto in cui ciascuno paga la sua quota, non solo conta i calici, quanti ne abbia bevuti ciascuno, ma è anche quello che fra tutti i commensali fa ad Artemide l'offerta più meschina. 4 E se uno, facendo per lui degli acquisti per una piccola somma, gliela mette in conto, dice che è tutto troppo caro. 5 E se uno schiavo rompe una pentola o un piatto, si rifà detraendone il valore dalla sua razione. 6 E se sua moglie ha perduto una miserabile moneta di tre soldi, è capace di spostare i mobili, i letti, le casse e di frugare tra le assicelle dell'impiantito. 7 E se vende qualcosa, ne richiede un prezzo così alto che al compratore non ne viene nessun profitto.
8 E non permetterebbe né di mangiare un fico del suo giardino, né di passare attraverso il suo fondo, né di raccogliere un'oliva o un dattero di quelli caduti a terra; 9 e ispeziona i confini ogni giorno per accertarsi che restino sempre gli stessi. 10 Ed è capace perfino di farsi pagare la penalità di mora e di richiedere l'interesse dell'interesse. 11 E quando invita a pranzo gente del demo, taglia in pezzi minuti la carne che mette a tavola. 12 E quando esce per la spesa, se ne torna senza aver comprato nulla. 13 E ordina alla moglie di non prestare né sale né un lucignolo né cimino né origano, e nemmeno grani d'orzo né infule né focacce per il sacrificio, ma dice che nel giro di un anno queste minuzie assommano a molto.
14 E, insomma, degli spilorci è possibile vedere tarlati i forzieri e arrugginite le chiavi; ed essi stessi puoi vederli indossare mantelli di misura inferiore a quelli corti, ungersi da ampolline piccole assai, tosarsi fino alla pelle, mettersi le scarpe soltanto sul mezzo del giorno, insistere con i lavandai perché sul loro mantello si sparga molta terra, onde non abbia a diventar sozzo in breve tempo.
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