Pro Murena 5 - Cicerone - testo latino e traduzione
Pro Murena 5 Cicerone testo latino e traduzione
Quod si ita est, non tam me officium debuit ad hominis amici fortunas quam res publica consulem ad communem salutem defendendam vocare.
Nam quod legem de ambitu tuli, certe ita tuli ut eam quam mihimet ipsi iam pridem tulerim de civium periculis defendendis non abrogarem.
Etenim si largitionem factam esse confiterer idque recte factum esse defenderem, facerem improbe, etiam si alius legem tulisset;
cum vero nihil commissum contra legem esse defendam, quid est quod meam defensionem latio legis impediat?
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[5] E, se è così, il dovere dovette chiamarmi alle sorti di un uomo amico non tanto quanto lo Stato dovette chiamare il console per difendere la salvezza comune.
Ili Infatti, dato che proposi la legge sui brogli elettorali, sicuramente la proposi così da non abrogare quella che già prima avevo proposto a me stesso sul difendere i pericoli dei cittadini.
Infatti, se pensassi che un abuso ci fu e sostenessi che ciò avvenne a ragione, mi comporterei scorrettamente, anche se un altro avesse proposto la legge;
ma, sostenendo che niente fu commesso contro la legge, quale estensione della legge potrà impedire la mia difesa?
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